Assessorato ai Lavori Pubblici
Le campagne sulla sicurezza stradale promosse dall’Assessorato ai Lavori Pubblici della Provincia di Brescia si succedono per otto anni, impiegando diversi mezzi: dalla stampa quotidiana e periodica alla Tv, dalla radio alle cartoline, ai materiali distribuiti nelle discoteche.
“Diario“: “…La morte (la propria) come conseguenza di un incidente stradale è un’ipotesi remota. Anche quando compare sulla soglia della coscienza, lo è in modo nominale, teorico. È una nozione lontana (e allontanata) dalla sfera emotiva. Lo è tanto più quanto minore è l’età dell’individuo…”
(“La comunicazione sociale tra colpa e spettacolo” di Enrico Bonomini. Leggi l’articolo)
“Facce“: La vittima della strada è in tutto e per tutto simile a ognuno di noi. Un incidente potrebbe capitare a chiunque. Non succede sempre agli altri, come è comodo e facile pensare.
Allo stesso tempo, però, la campagna dice: c’è una differenza, piccola ma dagli esiti enormi, che separa chi muore in auto da chi continua a vivere. Sono comportamenti semplicissimi, come allacciare la cintura o non guidare dopo aver bevuto.
“Teste“: La campagna parla in modo diretto ai motociclisti: quali che siano le tue passioni, quel che hai nella testa, il casco la protegge.
“Punti”: Un incidente stradale ha gravi conseguenze non solo sui punti della patente.
“Superluca“: Questa puntata della campagna parla ai motociclisti. E fa leva su un aspetto centrale nella dinamica psicologica del destinatario: la sensazione di onnipotenza che tanto facilmente caratterizza l’esperienza dell’andare in moto.
La campagna mette in scena quell’illusione di invincibilità, l’euforia del sentirsi padroni della strada (e del mondo) che emanano tanto dall’abilità tecnica quanto dalle sensazioni fisiche e psichiche del viaggiare su due ruote.
È proprio questa falsa credenza (un fattore di rischio non indifferente) che la comunicazione prova a mettere in discussione, a incrinare.
Come altre volte, si vuol far passare il messaggio in maniera coinvolgente, facendo equilibrio tra le componenti razionali e quelle emotive. Invitando il pubblico cui la campagna è espressamente rivolta, a riflettere.
“Distanza di sicurezza“: La campagna 2007 della Provincia di Brescia sceglie il tema della distanza di sicurezza. E affida il messaggio, oltre che a quotidiani e periodici, ai camion e alle cisterne della Fai (Federazione Autotrasportatori Italiani) di Brescia. Che ora circolano per strade e tangenziali trasportando, oltre al regolare carico registrato in bolla, un surplus di comunicazione sociale. Questa volta, parafrasando Mc Luhan, è l’automezzo a farsi messaggio.
“Telefonino“: Il telefono allunga la vita, ma può anche accorciarla.
“Casco“: Per chi va in bicicletta, portare il casco può cambiare la prospettiva in caso di incidente stradale.
“Guidatore designato”
Il film suggerisce una pratica salva-vita, quella del “guidatore designato”. nel gruppo di amici, uno a turno non beve, perché dovrà guidare.